lunedì 24 ottobre 2011

BLEC BLOC





Ma con cosa mangiano questi scarti se son tutto il giorno, 365 giorni all'anno, a far casini in giro per l'Italia.
Un indizio però lo diamo: centri sociali sono solo una parte, li si recluta la carne da macello. Gente che non ha niente da perdere, e nemmeno l'ambizione di guadagnare qualcosa; gente che è passata da qualche serata di sballo a dare la copa a tutto il mondo se l'extasi o qualche altra "chimica" gli ha bruciato il cervello e adesso si deve concentrare anche per scrivere il proprio nome.

Ma i bléc bloc non sono solo questo, c'è gente laureata, c'è gente precaria e c'è gente che non è niente ma che fa bella vita grazie a soldi non suoi. In giro per la rete ci sono molte interviste, anche di giornali autorevoli, che danno importanza a questo movimento.
Sentire uno che dice che si è preparato per mesi in Grecia, che è precario e che la guerra che sta combattendo non è sua ma l'hanno voluta gli altri, fa sorridere. Fa un po' meno sorridere quando dice che loro non si sono nascosti più di tanto, che tutti sapevano e sanno tutt'ora.
Inoltre, ti trovi commenti di poliziotti che non vogliono rischiare come a Genova.

I politici forse non lo sanno, ma il popolo, la massa, vede un branco di coglioni che devasta città in barba a un gruppo di poliziotti che non fa niente. C'è chi ha perso la macchina e c'è chi si deve comprare una vetrina nuova, e nessuna autorità che dice che la gente ha diritto a vivere tranquilla, costi quel che costi, tutti pronti a slogan e frasi fatte, nessuno che con parole sue dice come la pensa la gente comune.

Per fortuna la gente comune però una voce ce l'ha ancora: la gente dice che questi scarti bisogna fermarli, che non è normale che siano i carabinieri a prenderle, che bisogna legarli tutti e non mollarli più. E i politici quanto ci mettono a recepire?

Maroni ha detto BASTA, cambiamo le leggi e cominciamo a fare sul serio anche noi. E tutti a dargli addosso perché troppo cattivo. State attenti politicanti perché come diceva una volta Bossi: "la gente s'incazza" e manda voi in piazza con i manganelli a difendere le nostre vetrine e le nostre automobili.

Paolo

mercoledì 5 ottobre 2011

Wikipedia



 Wiki non aver paura dell'Italia.
"La legge che temi ti faccia chiudere i battenti difficilmente ti toccherà all'atto pratico; mi sono cercato un po' di materiale ufficiale. Sembrerebbe proprio che vogliono mettere il nastro adesivo sul web, ma sappiamo benissimo che ciò è praticamente impossibile.
Entrando nei particolari: il comma che citi tu dice che se un soggetto pubblica materiale su internet potrebbe subire le critiche di qualcuno che si sente leso da questo materiale, e fin qui nulla di strano, la legge nuova prevede però che a ogni "critica" corrisponda una rettifica, attuabile in 48 ore.
Tu Wiki dici che chiunque potrà criticare i tuoi contenuti di fatto distruggendo il tuo operato, ma non è così. Perché mancano le specifiche che determinano se la persona che si sente offesa abbia ragione o meno.
Scavalco i particolari e entro nel volgare: se tu scrivi che a me puzzano i piedi, io prima di tutto me ne devo accorgere, poi devo fare presente agli organi preposti che ciò mi provoca danno, poi qualcuno dovrà seguire un procedimento per stabilire se il fatto mi provoca davvero danno, in poche parole se il reato sussiste davvero. E' questa la parte che manca nel comma che dici tu: si da per scontato che se uno si viene a lamentare tu gli devi dare la caramella, ma comunque ci vuole un meccanismo che permette di capire se ha ragione a lamentarsi o meno, col risultato di rendere ogni controversia un'odissea sia per chi pubblica che per chi viene leso. E' molto meglio usare da subito il buon senso e la cognizione, per essere sicuri di non fare c...e e di non rovinare o farsi rovinare la vita.

Tutto questo giro di parole non deve impedirti di continuare nella tuà attività che ti ha portato a essere uno dei portali più trafficati del mondo. Questa legge è stata per avere un'arma in più contro certi blogger o certi internauti che sputtanano a destra e a manca, senza alcun ritegno e senza nessun controllo. Ma questo non è il tuo caso, sono consapevole che i tuoi contenuti sono perfettamente modificabili in base a quella che sono le notizie reali. Se poi qualche vecchia rock star si arrabbia perché scrivi che non fa più acuti come una volta, bè metti on line le registrazioni dei concerti più recenti e vedrai che non ci saranno problemi.

Per concludere: le leggi che regolamentano internet e i suoi derivati sono troppo "tradizionali" per riuscire a tener sotto controllo la rete, quindi non ti preoccupare che tu sei l'ultimo dei problemi degli apparati legislativi, nessuno proverà a metterti il cosidetto bavaglio".

Paolo