lunedì 19 dicembre 2011

Giulio Tremonti


Non è un leghista, ma consiglio di ascoltare bene le parole di un ex ministro, Giulio Tremonti.

Buon ascolto

lunedì 5 dicembre 2011

La manovra



Prima di tutto qualche link a vari articoli di varie e variopinte testate giornalistiche.

Libero - Via le province
La Stampa - Manovra da 30 mld
Il Post - La manovra in 12 punti
Le Monde - Un nouveau plan d'austéritè
CNN- 30 billion budget plan

Ma serve un cambio strutturale di fondo, pescare tra un conto corrente e un altro non cambia la struttura economica del paese, qui c'è gente che lavora e produce ricchezza in contrapposizione con una serie di imboscati che oltre a non produrre arrecano danno.
Dipendenti statali comunisti, liberi professionisti immanicati, politici, membri di consigli direttivi, strutture parapolitiche, disoccupati cronici, disoccupati volontari, artisti mantenuti, figli mantenuti, lavoratori in nero, speculatori, falsi artisti volontariamente depressi, spendaccioni, giocatori d'assalto delle macchinette dei bar, immigrati ricongiunti, immigrati delinquenti, italiani delinquenti, baby pensionati, pensionati giusti ma che lavorano fino a 80 anni in nero, lobby degli ordini professionali, lobby dei sindacati inutili, lobby di chi sente il diritto che tutto gli sia dovuto, lobby di chi è ignorante e nessuno glielo dice, giovani che non imparano a far niente, adulti che non sanno far niente e quindi non possono insegnare niente, giovani che sballano sempre, giovani che nella loro vita si accontentano dell'iphone e di serate brave da descrivere alla perfezione su facebook, giovani che non sanno cos'è una soddisfazione, intellettuali idealisti, persone che non si fanno domande, persone che non danno mai risposte.
Questi sono i personaggi dai quali bisogna stare alla larga perché stanno continuando a far del male al nostro paese (e ai nostri portafoglio), come vedete non ci sono dentro gli artigiani, gli operai, i manager di successo, i giovani che si danno da fare e gli adulti che godono nel vedere i giovani crescere nel modo giusto.

Ma bisogna ammettere che non si possono estirpare, perciò il compito deve sarà un po' più facile: usare la tecnologia per demolire la burocrazia; usare la tecnologia per aumentare la comunicazione tra i cittadini; spiegare alla gente le tabelline e le regole matematiche di base, poi spiegare loro il rapporto che c'è tra le istituzioni, i cittadini e i soldi che circolano in uno stato; insegnare alla gente una lingua e accertarsi che tutti la imparino correttamente, possibilmente l'italiano; insegnare a tutte le persone che abitano qui che c'è un patrimonio fatto di storia e mattoni, il più vasto e importante del mondo, e che dobbiamo portargli rispetto; punire chi fa dei danni, far pulire chi sporca, non bisogna sentirsi prevenuti su chi ha già ucciso e non se ne preoccupa minimamente.
Mi fermo qui perché leggere sullo schermo è faticoso. Ma basta pensare che tutte queste soluzioni sono di controllo esclusivo, ahime, di uno o più soggetti fra quelli citati in precedenza. Lasciamo a Monti, che non ci ha nemmeno in nota, l'onore di trovare una soluzione.

Per adesso si limita a rubare nei salvadanai dove ancora c'è qualche soldo. Poi, come dice Maroni, valutiamo caso per caso, non siamo noi gli esperti di matematica.

giovedì 1 dicembre 2011

Un tranquillo weekend di paura

C'è da tenersi forte in questi giorni, il consiglio che bisogna dare più o meno velatamente è quello di divertirsi per bene perché da Lunedì sarà molto più complicato. Lunedì verrano varate le prime norme per far cassa.
Inoltre.
La Merkel pare sia intenzionata a ristampare un po' di marchi, la vecchia moneta tedesca (marco-euro 1:1).
Spread, interessi e altre cifre finanziarie stanno affossando il mercato europeo (e mondiale). Gli speculatori stanno facendo tabula rasa di accordi e rapporti che fino a ieri sembravano indistruttibili. Monti, che dice di conoscere i poteri forti, continua a dire che non servono lacrime e sangue ma solo qualche piccolo sacrificio (dal nord), però con questa filosofia i mercati non è che sono migliorati molto.

Quello che mi vien difficile capire è dove andremo a finire, viene il dubbio che nemmeno Monti lo sappia; nemmeno la Merkel, che ha voluto l'Euro per colonizzare l'Europa per poi pentirsene. Forse siamo schiavi dei mercati, anche se non abbiamo mai chiesto di diventarlo; forse più che schiavi del mercato siamo schiavi del nostro stile di vita superabbondante, della nostra (loro) cecità di fronte ad un Italia spaccata esattamente in due.
Parlare di secessione per molti è diventato un'utopia, perché obiettivamente non è il caso. Eppure se c'è bisogno di cilindri da cui tirar fuori idee noi siamo sicuramente più adatti dei nostri colleghi quadrati e crucchi. Però serve la volontà del nuovo governo di leggere questa situazione, non conta niente raschiare il fondo del barile se poi domani sarà ancora vuoto, ci vogliono cambiamenti epocali; sempre sacrifici sono, che almeno servano a qualcosa.

Quello che serve la Lega lo dice da tempo. Non lo ha fatto perché il 10% non ti consente di portare a casa molto. Berlusconi ha tremendamente ragione nel misurare il nostro potere. Però rimane il fatto che per essere competitiva l'Italia si deve ammodernare, invece con questi signori sembra di essere tornati indietro ai tempi degli aristocratici. Snobberanno tutto l'impegno che da decenni contraddistingue il Nord, faranno cassa e non si sforzeranno neanche di vedere cosa è possibile e doveroso fare.
Anche la Lega si deve ammodernare, speriamo che questo nostro passo indietro servi almeno per farne molti in avanti nel più breve tempo possibile.