COMUNICATO STAMPA
Redatto il 3 Giugno 2013 dalla sezione di Soragna
La sezione soragnese della Lega Nord sembra seriamente impegnata sul fronte dei rifiuti e per questa nuovo progetto si sprecano gli slogan, anche se “Basta con le tariffe indifferenziate” pare quello meglio interpretare lo spirito della nuova battaglia su un tema di tale importanza.
«Il 2014 rappresenta una data fondamentale per cercare di cambiare l’attuale politica dei rifiuti in Emilia Romagna e in particolare nel nostro territorio» ci dice Paolo Borlenghi, segretario della locale sezione. «Infatti, il prossimo anno scadranno le convenzioni in essere con gli attuali gestori, IREN per quanto ci riguarda. Atesir, infatti, l’ente regionale che coordina il settore e recentemente subentrato ad Ato, di ambito provinciale, indirà una nuova gara per l’assegnazione della gestione dei rifiuti. Fino ad ora il nostro territorio, con esclusione di Fidenza, è stato egemonizzato in regime monopolistico da IREN, che da anni impone ai nostri Comuni e quindi ai cittadini costi sempre più insostenibili, oltretutto senza alcun gratificante riconoscimento per cittadini e imprese più diligenti e ricicloni, se si esclude un insignificante diploma che ormai da qualche anno viene assegnato ai comuni più virtuosi, come il nostro. Siamo stanchi, per farla breve, di ritirare ogni anno un foglio di carta con la scritta dorata "comune riciclone" (che suona anche male) e nel contempo vedere costantemente lievitare la tariffa di smaltimento.»
Alla nostra domanda su quale alternativa si vorrebbe proporre, risponde Leopoldo Capra, assessore nell’attuale maggioranza comunale: «L’idea ci è stata data da un recente articolo apparso sulla Gazzetta a firma degli assessori all'ambiente dei comuni di Soragna, S. Secondo, Busseto e Fontanellato dal titolo "L'unione terre verdiane: mala tempora currunt". Più volte abbiamo espresso anche noi le nostre perplessità sul funzionamento dell’ente, soprattutto in merito ai costi gestionali e alla assoluta lontananza dai reali bisogni della cittadinanza. Ora riteniamo che sia giunto il momento di cambiare: è infatti assolutamente necessario che le unioni assumano nuove funzioni, che si avvicinino di più al territorio, che si arrivi a breve e con la più ampia collaborazione possibile, oltre che a una razionalizzazione dei costi, anche a fornire finalmente quei servizi essenziali e mirati che possono andare realmente a beneficio della comunità. Il tema ambientale e in particolare la gestione dei rifiuti è, a nostro avviso, uno di quei capitoli su cui un’unione (soprattutto la nostra) può e deve intervenire, avendo ampi margini di manovra, se capace di fare massa critica e far sentire il proprio peso politico a livello regionale.»
«Tanti modelli realizzati in Italia, come a Vedelago (TV) o in Alto Adige, hanno dimostrato che è possibile gestire i rifiuti con minor costi per i cittadini; non bisogna inoltre dimenticare» aggiunge Corrado Ajolfi, anch’egli assessore nell’amministrazione Farina, «che i rifiuti non sono soltanto un costo ma rappresentano un’autentica risorsa, in quanto i materiali differenziati, come carta, vetro, plastica, ecc. una volta riciclati, sono fonti di reddito, reddito che deve tornare nelle tasche dei cittadini e non in quelle di chi specula e fa business alle nostre spalle. Ma soprattutto deve cambiare la politica delle tariffe. Basta con le tariffe indifferenziate significa che cittadini e imprese devono poter pagare per i rifiuti indifferenziati realmente prodotti e non sulla base di assurdi parametri come la superficie dell’immobile. Se i comuni dell’Unione sapranno cogliere il momento favorevole, dimostrando coesione e determinazione, avranno più possibilità d’esser ascoltati a livello regionale; Dimostreremo così che è possibile rispettare l’ambiente a costi più contenuti, ma soprattutto impediremo che prendano piede tentazioni speculative su un bene così prezioso.»
Sezione Leganord di Soragna
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