giovedì 30 settembre 2010
Adro//bis
Emiliano copia la LegaNord e taglia la mensa ai figli dei morosi
di Antonio Calitri
La giunta barese di Michele Emiliano copia la LegaNord e taglia la mensa scolastica ai figli dei morosi. Oltre ad aumentare la retta a tutti gli altri. Sindaco sceriffo e assessore vendoliano, dopo aver criticato insieme a tutta la sinistra, la decisione del sindaco di Adro che questa primavera decise di chiudere il refettorio scolastico a una decina di famiglie non in regola con le rette della mensa, ha deciso di adottare la stessa strategia.
Soltanto che questa volta il numero rischia di essere clamorosamente maggiore, centinaia di scolaretti rischierebbero di restare digiuni. Sempre che la decisione annunciata dall'assessore all'istruzione del comune Fabio Losito, non venga stoppata da un intervento diretto del governatore che ieri non era stato ancora informato della decisione del suo pupillo. L'assessore infatti, un musicista di 34 anni, venne imposto dal governatore prima alla giunta provinciale di Bari. Persa quell'amministrazione Vendola ha mandato il giovane violinista a controllare l'istruzione dei giovani baresi nella giunta di Emiliano con il quale c'è stata sempre intesa. Ora che c'è da riaprire la mensa, verificati i conti, i tecnici dell'assessorato hanno trovato un mancato incasso di circa 100 mila euro su un totale di 810 mila euro. «È questo non è giusto» ha detto l'assessore, «è davvero tanto». Che fare allora? Se da una parte, in ossequio al vecchi slogan rifondarolo, «che anche i ricchi piangano» hanno deciso di aumentare le rette alle famiglie, ma «solo quelle che hanno un reddito maggiore», per i morosi porte in faccia. «Ci sono genitori che non hanno mai pagato le rette, a fronte di altri che sono stati sempre regolari»; per questo, continua Losito, «nei prossimi giorni porteremo avanti una valutazione per capire quali e quante famiglie hanno dei debiti nei nostri confronti e le inviteremo a sanare le rette non pagate. In caso di mancata risposta i loro figli non si potranno al servizio mensa». Tutto di corsa entro il 4 ottobre, giorno in cui riprende il servizio.
italiaoggi.it
giovedì 23 settembre 2010
La scuola di Adro
Bhe, sembra quasi doveroso riservare un commento per la scuola di Adro, nel bresciano.
Innanzi tutto ricapitoliamo un attimo: Oscar Lancini, sindaco di Adro, leghista convinto, non è nuovo sui giornali. Tra i suoi provvedimenti più famosi ricordiamo l'incentivo ai vigili per ogni clandestino che stanavano fuori, la negazione della mensa scolastica ai bambini che non pagavano la retta (sui giornali ignoranti troverete scritto che i bambini erano tutti stranieri, totalmente irrilevante). Non aggiungo nessun link perché di questi casi se n'è parlato e se ne continua a parlare.
La nuova notizia riguarda la scuola elementare, tappezzata con 700 (si si 700 e anche qualcuno in più) simboli "leghisti".
La parola leghisti è messa di proposito tra virgolette, i simboli infatti sono tutti "soli delle alpi", simbolo dei monti del nord Italia, presente in quantità un po' ovunque da quelle parti e che la Lega ha preso come suo logo federale.
Le cravatte leghiste non si sono scomposte, ovviamente le cariche più alte hanno detto, giustamente, che 700 simboli forse sono un po' troppi e limitarsi a qualche logo sparso qui e la sarebbe stato sufficiente, poi c'è anche chi invece apprezza questa iniziativa ed è compiaciuto. Inutile parlare dei commenti degli altri partiti, basta scrivere Adro su google...
PASSIAMO ALLE COSE CHE PASSANO INOSSERVATE
Come dicevo prima il simbolo "sole delle alpi" è presente spesso in montagna, nei municipi e nei palazzi "ufficiali" del nord. Ad Adro, per esempio, il simbolo è presente in abbondanza anche in comune e in altri edifici pubblici. (non vuol dire che si può riempire una scuola di simboli, però intanto…)
Il consiglio, formato da destre e sinistre non ha battuto ciglio durante i lavori, se gli davano tanto fastidio i simboli perché è saltata fuori solo adesso questa storia?? Avevano così tanto bisogno di portare i bambini in piazza a protestare contro la Lega? Cercate su youtube un intervista a un bambino che in un corteo comunista (si vedono chiaramente falci e martelli) fa il verso a Bossi (che non ha un bel viso, ma non per colpa sua) e elogia Vendola. Il bambino in questione non so se ha la terza media.
A proposito di comunismo, la foto sopra ritrae la piazza di Nichelino, alle porte di Torino, soprannominata la piazza rossa (proprio per la forma a falce e martello, anche se qui si vede poco). Un Link a un blogger che ha commentato.
Parliamo un po' del simbolo. Il sole delle alpi non è nato come simbolo partitico, mi spiego: la svastica, nazista, è prima di tutto un simbolo indiano (dopo Il codice Da Vinci lo sanno anche i sassi), la croce non è cristiana, la croce sono due righe che si incrociano….La Lega ha preso in prestito il suo simbolo dal territorio di cui si fa portavoce (niente di più ovvio), in questa occasione sicuramente se n'è abusato un po' ma non più di quanto sia stato fatto in passato, avere un simbolo forte e riconosciuto vuol dire essere presente, il che può fare solo onore a un partito che viene considerato ignorante e arretrato.
Ultima curiosità: cercate "scudo crociato" con google.
Adesso il commento da leghista: 700 simboli sono troppi. Anche farsi insegnare la storia da professori dichiaratamente schierati è troppo e così altre mille cose. Se togliamo i simboli dalla scuola togliamo anche il monumento al fascismo di Bolzano e la piazza di Nichelino.
Paolo
venerdì 17 settembre 2010
Sarkozy et Barroso
I sondaggi danno ragione a Sarkò. Il 56% dei francesi pensa che un provvedimento nei confronti della Francia per l'espulsione dei Rom sia non giusto.
E come dar loro torto, perfino l'estrema sinistra è a favore della mossa Sarkò. Tutte le percentuali su bruxelles.blogs
Il foglio
Mamma il burqa !!!!
Latina. Una mamma si presenta nella scuola materna per portare a casa il figlio, il tutto indossando il velo integrale, quello che lascia scoperti solo gli occhi. I bambini hanno avuto paura e hanno detto alle altre mamme che in quella scuola non ci vogliono più andare....(razzisti anche loro?)
Questa è una delle ciliegine che si vanno ad aggiungere alle questioni riguardanti l'integrazione islamica di questi giorni (legge anti-burqa).
Non si vedono commenti a questo fatto da parte di autorità sinistre, forse perché l'articolo è tratto da Libero, o magari solo perché stanno valutando cosa voteranno quei bambini quando saranno grandi.
Paolo
giovedì 9 settembre 2010
Vassallo, il sindaco-pescatore
Vassallo (Pd), sindaco-pescatore:
«L'unica speranza è la Lega»
Il primo cittadino di Pollica: ecco il mio federalismo
Il Pd? Distante dalla gente e dagli amministratori
23 agosto 2010
corriere del mezzogiorno
mercoledì 8 settembre 2010
Corano brulé day
"Qur'an burning day to go ahead despite death threats"
Queste sono le parole del pastore Terry Jones, egli vuol preparare un "brucia il corano day" in onore dell'anniversario dell'attentato alle torri gemelle. L'undici settembre.
Ovviamente tutta l'amministrazione americana gli ha dato contro, il generale Peatreaus ha ammesso che una mossa del genere può inasprire ancora di più i conflitti tra il mondo occidentale e il mondo arabo, anche altri politici sono intervenuti (non che i loro interventi debbano per forza contare molto), bisognerebbe chiederlo alle famiglie dei 5000 morti cosa ne pensano.
Obama è assolutamente contrario, potrebbe fare un cambio politico: una moschea su ground zero per un bilico di cenere di Corano.
Intanto Jones lancia questo messaggio: Se non facciamo questa cosa quand'è che tutto questo si fermerà? E' un messaggio che bisogna mandare.
E un po' ha ragione, se continui a porgere l'altra guancia, come si dice nella Bibbia, gli "altri" continueranno a prenderti a sberle, come si dice nel Corano.
Si può fare del sarcasmo a non finire su questa cosa, comunque ognuno è libero di pensarla come vuole; io personalmente sono contrario a priori al rogo dei libri, però penso di poter capire benissimo la rabbia degli americani, d'altro canto anche se sei "il più liberale del mondo" prima o poi da qualche parte ci sbatti anche tu.
Paolo
Solo extracomunitari a Niguarda
Il giornale.it
È riservato agli stranieri il bando per operatori sanitari indetto dall’ospedale. Gli italiani infuriati: "È una vergogna". Il sindacato annuncia un ricorso: "Questa è discriminazione al contrario". In 1.600 aspettano le selezioni da un anno
Riassunto- All'ospedale di Niguarda, nel nord di Milano, è stato eletto un concorso per operatori sanitari (il personaggio che affianca gli infermieri), per partecipare al concorso c'era la clausola di "non appartenenza ai paesi della UE".
I sindacati sono già pronti per i ricorsi e per tutte le procedure di rito.
La risposta del responsabile di turno dell'ospedale: «Da anni assumiamo infermieri professionali extracomunitari. Ciò ha permesso di mitigare la carenza di personale, garantendo standard adeguati di assistenza ai pazienti».
Ma che razza di risposta è ???
Ma come, noi italiani così razzisti che facciamo concorsi ai quali gli italiani non possono partecipare?? Questa non è discriminazione? Bandierine e popolo colorato se ci siete fate un fischio!!!!!
Paolo
lunedì 6 settembre 2010
Romeni vs Italiani
Livorno, 2 set. - (Adnkronos) - Momenti di tensione nella tarda serata di ieri e nella notte a Livorno, dove circa 200 persone si sono radunate sotto le finestre della casa di due romeni che hanno picchiato due italiani. I due stranieri si sono barricati nell'abitazione, temendo che i 200 livornesi volessero in qualche modo arrivare al linciaggio. Sul posto, fino a notte inoltrata, sono rimaste le forze dell'ordine.
Secondo quanto ricostruito, nei giorni scorsi un livornese avrebbe visto due romeni mentre abbandonavano una lavatrice per strada, nella zona di piazza XX Settembre. Ieri pomeriggio, incontrandoli, avrebbe protestato, ma i due per tutta reazione sono andati a casa, hanno preso dei bastoni e hanno inseguito e picchiato l'uomo e il padre intervenuto in sua difesa; le vittime sono ora in ospedale.
Dopo alcune ore di attesa, i due romeni sono stati scortati fuori dalla loro abitazione, bersagliati dal lancio di alcuni sassi da parte dei presenti. I due uomini sono stati portati al comando provinciale dei Carabinieri per essere interrogati, e poi sono stati arrestati per lesioni.
libero-news.it
Meno male che è successo a Livorno (nota roccaforte rossa), se succedeva a Verona o a Treviso diventavamo tutti razzisti...
Secondo quanto ricostruito, nei giorni scorsi un livornese avrebbe visto due romeni mentre abbandonavano una lavatrice per strada, nella zona di piazza XX Settembre. Ieri pomeriggio, incontrandoli, avrebbe protestato, ma i due per tutta reazione sono andati a casa, hanno preso dei bastoni e hanno inseguito e picchiato l'uomo e il padre intervenuto in sua difesa; le vittime sono ora in ospedale.
Dopo alcune ore di attesa, i due romeni sono stati scortati fuori dalla loro abitazione, bersagliati dal lancio di alcuni sassi da parte dei presenti. I due uomini sono stati portati al comando provinciale dei Carabinieri per essere interrogati, e poi sono stati arrestati per lesioni.
libero-news.it
Meno male che è successo a Livorno (nota roccaforte rossa), se succedeva a Verona o a Treviso diventavamo tutti razzisti...
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