mercoledì 8 settembre 2010

Corano brulé day



"Qur'an burning day to go ahead despite death threats"

Queste sono le parole del pastore Terry Jones, egli vuol preparare un "brucia il corano day" in onore dell'anniversario dell'attentato alle torri gemelle. L'undici settembre.
Ovviamente tutta l'amministrazione americana gli ha dato contro, il generale Peatreaus ha ammesso che una mossa del genere può inasprire ancora di più i conflitti tra il mondo occidentale e il mondo arabo, anche altri politici sono intervenuti (non che i loro interventi debbano per forza contare molto), bisognerebbe chiederlo alle famiglie dei 5000 morti cosa ne pensano.
Obama è assolutamente contrario, potrebbe fare un cambio politico: una moschea su ground zero per un bilico di cenere di Corano.

Intanto Jones lancia questo messaggio: Se non facciamo questa cosa quand'è che tutto questo si fermerà? E' un messaggio che bisogna mandare.
E un po' ha ragione, se continui a porgere l'altra guancia, come si dice nella Bibbia, gli "altri" continueranno a prenderti a sberle, come si dice nel Corano.
Si può fare del sarcasmo a non finire su questa cosa, comunque ognuno è libero di pensarla come vuole; io personalmente sono contrario a priori al rogo dei libri, però penso di poter capire benissimo la rabbia degli americani, d'altro canto anche se sei "il più liberale del mondo" prima o poi da qualche parte ci sbatti anche tu.
Paolo

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