venerdì 11 febbraio 2011

Multicultura o diversità??



Un interessantissimo articolo tratto da West-info.

Un breve e brutale riassunto: In Europa il multiculturalismo non funziona come i suoi promotori vorrebbero, e noi ci rimettiamo.

Prima un po' di scuola: secondo Wikipedia una società multiculturale è tale se in essa si trovano più culture in grado di vivere in simbiosi, senza che la prevalenza di una certa comunità arrivi a interferire o peggio a schiacciare le altre.
Per la Treccani il multiculturalismo è "riconoscimento e rispetto dell'identità linguistica, religiosa e culturale di una comunità".
In soldoni, il multiculturalismo è la convivenza di più culture all'interno di una stessa società, non è detto che le culture sono per forza divise per lingua o religione, in un analisi di questo tipo anche gay e etero, grassi e magri, bianchi o neri fanno parte di una comunità riuscendo comunque a interagire sia all'interno che all'esterno di essa.
Secondo gli studiosi (anche quelli che non studiano però lo possono imparare), si è andato ben oltre il concetto di diverse culture all'interno della società. In realtà accettare questo multiculturalismo come opportunità di crescita ha dato il via all'effetto diametralmente opposto; una voglia estrema di multicultura ha accentuato la crescita di comunità grandi e autosufficienti che si guardano bene dall'integrarsi tra di loro.
La parola "ghettizzazione" tanto cara ai ben parlanti, è il risultato di questo approccio tutt'altro che cauto a quella che viene definita globalizzazione. Culture estremamente diverse tra loro, ed estremamente insicure per via della basi poco solide in quel determinato territorio, sono entrate in collisione quasi forzata, o comunque auspicata, con la conseguenza naturale di un raggruppamento tra chi condivide le stesso modo di vivere, e una lontananza, quasi una diffidenza, con quelli che hanno diversi usi e costumi.

Le enciclopedie spiegano bene la prassi che si è seguita in questo disastro sociale. Sempre la Treccani dice che considerare un gruppo come un soggetto sociale equivale a creare un insieme di persone che si differenzia dagli altri per qualche motivo.
Rientriamo nella scuola, cos'è un soggetto sociale? Un soggetto sociale è un gruppo di persone che condividono qualcosa insieme, l'essere gay, l'essere neri o il parlare dialetto parmigiano. Questi soggetti vengono usati da chi studia per capire e prevedere/aiutare la vita di un determinato gruppo di persone. Qualche riga fa facevo riferimento alla poca cautela che è stata usata in Europa riguardo alla globalizzazione, per essere precisi: chi ha deciso il modo in cui l'Europa si doveva e si deve mescolare con il resto del mondo non ha semplicemente guardato i vari soggetti sociali per tutelarli, è andato oltre, ha messo le priorità di tali soggetti davanti alle priorità dell'Europa stessa.
Questo concetto significa che si è proceduto al contrario. Invece di creare una sorta di "modello europeo" con regole e leggi che tutelassero ogni singolo cittadino; è stata data un po' di tutela ad ogni soggetto sociale (leggasi in questo caso etnia) anche se un tipo di tutela cozzava irrimediabilmente con un'altro.
- Per questo motivo un italiano deve sparare in modo indolore al maiale per fare il culatello mentre il marocchino può sgozzare una capra viva per venderla come capra pura.
- Per questo motivo il figlio di Marta e Francesco, a scuola, paga, studia ma non finsce i programmi, mentre il figlio di Omar e Sinaa può permettersi di non imparare, non pagare e farsi pure far da mangiare quello che vuole.
- Per questo motivo Ajeje Brazov guida il camion senza patente e con il sangue infiammabile mentre Riccardo che ormai è diventato grande, prende la multa perché ha sorpassato una bicicletta con riga continua in via strada dei fossi.

Più di una volta la macellazione araba ha suscitato clamore (in Italia) perché nonostante sia una pratica da medioevo c'era chi sosteneva che andavano assecondate le esigenze di un popolo. Questo è un esempio lampante di come un soggetto sociale (gli arabi) ottengono un trattamento che "scavalca" quelle che sono le normative europee.

Al di là della morale bella o brutta che sia, questa è una conseguenza della legge troppo politica del "colpo al cerchio e colpo alla botte". Chi di dovere ha preferito assecondare un po' tutti, adeguando i livelli di vita europei a quelli arabi o slavi, raccogliendo nuovi consensi (anche solo se temporanei) e facendo perdere un po' tutti.

Paolo

Nessun commento: