A seguito del Consiglio dei Ministri di Giovedì 03 Febbraio, è stato approvato definitivamente il quarto decreto attuativo della legge delega 42/2009: il decreto sul federalismo municipale.
A seguito della dichiarazione di "irricevibilità" da parte del Presidente Napolitano, ai sensi del comma 3 e 4 dell'Art. 2 della L.42/09 che recintano:
3. I decreti legislativi di cui al comma 1 sono adottati su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, del Ministro per le riforme per il federalismo, del Ministro per la semplificazione normativa, del Ministro per i rapporti con le regioni e del Ministro per le politiche europee, di concerto con il Ministro dell'interno, con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e con gli altri Ministri volta a volta competenti nelle materie oggetto di tali decreti. Gli schemi di decreto legislativo, previa intesa da sancire in sede di Conferenza unificata ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono trasmessi alle Camere, ciascuno corredato di relazione tecnica che evidenzi gli effetti delle disposizioni recate dal medesimo schema di decreto sul saldo netto da finanziare, sull'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e sul fabbisogno del settore pubblico, perché su di essi sia espresso il parere della Commissione di cui all'articolo 3 e delle Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere finanziario, entro sessanta giorni dalla trasmissione. In mancanza di intesa nel termine di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il Consiglio dei ministri delibera, approvando una relazione che è trasmessa alle Camere. Nella relazione sono indicate le specifiche motivazioni per cui l'intesa non è stata raggiunta.
4. Decorso il termine per l'espressione dei pareri di cui al comma 3, i decreti possono essere comunque adottati. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, ritrasmette i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni e rende comunicazioni davanti a ciascuna Camera. Decorsi trenta giorni dalla data della nuova trasmissione, i decreti possono comunque essere adottati in via definitiva dal Governo. Il Governo, qualora, anche a seguito dell'espressione dei pareri parlamentari, non intenda conformarsi all'intesa raggiunta in Conferenza unificata, trasmette alle Camere e alla stessa Conferenza unificata una relazione nella quale sono indicate le specifiche motivazioni di difformità dall'intesa.
il Ministro Calderoli effettuerà, nei prossimi giorni, la prevista Comunicazione alle Camere e così il Decreto sul federalismo Municipale sarà definitivamente vigente.
Per quanto riguarda le compartecipazioni, oltre a quelle già comprovate da tempo relative al 30% dei proventi di tributi immobiliari (bollo, registro, ipotecaria, catastale e tasse speciali) e quella relativa alla cedolare secca, fissata al 21,7% nel 2011 e al 21,6% nel 2012, viene adottata anche la compartecipazione all’Iva. La novità introdotta negli ultimi giorni dovrebbe garantire il medesimo gettito atteso da quella sull’Irpef ( stimato nell’ordine dei 2,8 miliardi di euro) e sarà un apposito e successivo decreto del Presidente del consiglio a fissare l’aliquota da adottarsi.
Di estrema rilevanza anche le novità in materia di immobili, laddove i proprietari degli stessi ad uso abitativo, invece di essere tassati in base all'Irpef progressiva, avranno la facoltà di optare per un imposta sostitutiva proporzionale (cedolare secca), ovvero versando il 21% se la forma di contratto è di tipo “libero” o il 19% se l'affitto è a prezzi di mercato. L'effetto principale atteso è quello relativo alla lotta agli affitti in "nro", attraverso l'emersione, il maggior gettito rimarra ai Comuni. Non solo, ma viene anche previsto il blocco per l’intera durata dell’affitto dell’adeguamento automatico del canone, anche quello relativo all’aggiornamento Istat per l’inflazione.
La nuova IMU sarà a valere sulle seconde case, non ritornerà l'ICI sulla prima casa (il Centro sinistra con emendamenti in Bicamerale ne aveva richiesto la reintroduzione), potrà essere pagata in due rate, non si applicherà a fabbricati di enti no profit e, su indicazione del singolo comune, ridotta per particolari tipologie di immobili
Importante anche la questione relativa alla lotta all'evasione fiscale, giacché il decreto stabilisce come il 50% dei
tributi recuperati verrà dato ai comuni e, allo stesso tempo, come le sanzioni per chi non abbia dichiarato le abitazioni fantasma verranno quadriplicate. Il 75% di tali ammende andranno ai comuni.
Il decreto fissa inoltre al 7,6 per mille l’aliquota per l’Imu, imposta municipale sul possesso a valere sulle seconde case e sugli immobili strumentali all'esercizio dell'impresa. Entrerà in vigore nel 2014, e prevede esenzioni per gli enti di culto o i non profit.
Sempre dal 2014, verrà istituita anche l'Imu secondaria che sostituirà alcuni dei principali tributi ora utilizzati negli enti locali, come la Tosap, la tassa sulle affissioni, il canone per l'installazione di cartelloni pubblicitari.
Non meno importante l’imposta di soggiorno, variabile fino ad un massimo di 5 euro per ogni notte trascorsa in una struttura ricettiva dei comuni e delle località turistiche; parte degli introiti incassati, sentite le associazioni di categoria in fase di stesura dell’apposito regolamento, sarà utilizzabile per interventi in materia turistica, anche a sostegno delle strutture ricettive stesse.
In tema di addizionale Irpef, i comuni, dal 2011, potranno ritoccare l’aliquota, sempre che non si superi l’aliquota dello 0,4%, Comuni come Padova hanno già lo 0,8% e quindi non potranno vessare ancor più i contribuenti aumentando l'aliquota stessa.
Per quanto riguarda la perequazione, è previsto come fino al 2013 un fondo di riequilibrio dovrà allineare gli squilibri territoriali e come questo, dal 2014, verrà sostituito da un fondo perequativo vero e proprio, finanziato dai tributi immobiliari , ed articolato in due sezioni. Di queste, una sarà quella dedicata alle funzioni fondamentali da finanziare integralmente a costi e fabbisogni standard, mentre la seconda per le funzioni non fondamentali.
Il nuovo fisco locale che esce dal testo approvato dal CDM può essere velocemente sintetizzato nei macro punto sintetizzati qui di seguito nella tabella.
Analisi dei principali punti del Decreto Legislativo sul Federalismo Municipale
Cedolare secca
Resta la possibilità di scelta da parte del contribuente tra la disciplina vigente e la cedolare secca, per la quale viene introdotta la doppia aliquota del 19% per contratti a canone concordato e 21% a canone libero.
Sospensione dell’aggiornamento del canone per chi optasse per il regime della cedolare, anche se prevista nel contratto.
La quota di gettito del tributo devoluta ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario è pari al 21,7 per cento per l’anno 2011 e al 21,6 per cento a decorrere dall’anno 2012.
Addizionale Irpef
Potrà essere aumentata nei comuni che applicavano, fino ad oggi, un’aliquota inferiore allo 0,4%; allo stesso tempo, chi invece non ne aveva ancora previsto l’utilizzo, potrà farlo, ma fino ad un tetto massimo dello 0,4%, con un aumento massimo annuo fino allo 0,2%.
Due mesi dopo l’entrata in vigore del decreto i sindaci potranno sbloccare l’addizionale: non solo, ma i sindaci, infatti, potranno iniziare a deliberare i ritocchi anche in mancanza dello specifico decreto.
Imposta di scopo
L’addizionale dello 0,5 per mille sulla base imponibile Ici può essere applicata per la realizzazione di diverse tipologie di opere, la sua durata massima è estesa a dieci anni, e il gettito derivante potrà finanziare il 100% dell’opera.
Il tutto dovrà essere disciplinato da apposito regolamento da emanarsi entro 60 giorni e, nel caso in cui l’opera non venga completata, il gettito acquisto dovrà essere restituito ai contribuenti.
IMU sul possesso
In vigore dal 2014, presupposto d’imposta immobili diversi dalla prima abitazione ed aliquota allo 0,76%. Nel caso in cui l’immobile sia locato, il valore è fissato allo 0,38%. L’imposta sostituisce l’ICI e assorbe anche l’Irpef sui redditi fondiari.
A discrezione del comune un aumento / riduzione dello 0,3%, o 0,2% qualora l’immobile sia locato.
Imposta soggiorno
Fino ad un massimo di 5 a notte, vale per i comuni capoluogo,le località turistiche e le unioni di comuni a favore delle politiche di conservazione dei beni o di servizi pubblici locali. I criteri con i quali l’imposta verrà gestita saranno fissati da apposito regolamento.
IMU secondaria
La nuova imposta, ora da adottarsi con delibera del Consiglio Comunale e non più, come in una prima versione, con referendum tra i cittadini, entra in vigore nel 2014 e accorpa diversi tributi locali ora utilizzati, quali Tosap, Cosap, imposta comunale sulla pubblicità.
Compartecipazione IVA
E’ la novità introdotta negli ultimi giorni di analisi del decreto. L’assegnazione di una quota dell’Iva, infatti, in misura equivalente al 2% del gettito Irpef non rappresenterà un ulteriore aggravio per i contribuenti. L’assegnazione avverrà in base al gettito Iva per provincia e tenendo conto degli abitanti per ciascun comune, ma solo alla prima applicazione.
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